Appena sotto il crinale dove passa l’Alta Via dei Monti Liguri nascono una serie di corsi d’acqua, tra cui l’Orba (nei pressi del passo del Faiallo) e tutta una serie di suoi affluenti. Si tratta di corsi d’acqua di grande interesse naturalistico sia per la loro limpidezza, sia per i paesaggi che li caratterizzano. Sicuramente dei piccoli gioielli dell’entroterra ligure. Per coloro che vogliono esplorare i corsi d’acqua ci si può cimentare a seguire questi corsi. Ci sono percorsi abbastanza semplici, ma anche punti più adatti al river trekking o addirittura al canyoning. Il consiglio è quello di affrontarli con persone che conoscono i luoghi e/o con informazioni di dettaglio su quello che potete trovare. Sul sito dell’Associazione Alta Val d’Orba potete trovare i riferimenti di una giuda ambientale operante in zona.
Per coloro che invece vogliono godersi un po di relax ci si può fermare nei piccoli laghetti e piscine naturali che si formano in questi corsi. Sarà possibile tuffarsi nello loro fresche acque limpide di color smeraldo o fare dei veri e propri idromassaggi nelle cascatelle che si possono trovare lungo i loro percorsi. Un vero paradiso per coloro che nella stagione estiva si vogliono allontanare dalla confusione della costa, e scelgono l’entroterra ligure per farsi un bagno rigenerante. Per raggiungerli daremo di seguito qualche indicazioni nel seguito. Non essendo le vie di accesso segnate le indicazioni servono come riferimento, con l’ausilio di mappe e delle indicazioni dei locali dovrebbe essere facile trovarli.
I CORSI D’ACQUA
Il Rio Baracca
Prima di fornire alcune informazioni e link sulla zona una doverosa premessa, che non vedrete esplicitata in altri articoli. Il Rio Baracca è una area interessatissima dal punto di vista naturalistico all’interno di zone di tutela ambientali (ZPS e ZSC). La sua caratteristica di scorrere in un ambiete assolutamente non antropizzato anche storicamente, fa si che ci sia creato un ecosistema interessante ma potenzialmente fragile. Quindi è bene che chiunque voglia godere di questo ambiente sia informato sul fatto che esistono regole di comportamento da seguire per proteggere questo ecosistema. All’ingresso della valle c’è un cartello informativo che vi ricorderà queste regole. In particolare vogliamo porre l’attenzione sul fatto che sarebbero da evitare le escursione nel periodo riproduttivo (1 Febbraio – 15 Giugno), per coloro che non conoscono a fondo il comportamento degli animali e quindi l’insieme dei comportamenti che possono arrecare danno in questo periodo così delicato per le specie animali.
Il rio Baracca è circondato da un bosco particolarmente incontaminato e che rappresenta la selva primigenia dell’Orba. Il corso d’acqua è caratterizzato da numerose cascatelle, laghi, giochi d’acqua, che da soli meriterebbero una visita accurata di un’intera giornata. Ai lati del rio esiste un sentiero che porta al lago della Coicia, luogo da molti considerato come uno dei più belli dell’entroterra ligure. Di seguito alcuni link che descrivono questa escursione:Dettaglio by wikiloc, Dettaglio by verdeazzurro, Dettaglio by luoghidasogno
Per coloro che vogliono fermarsi a fare un bagno un luogo adatto è il lago della Chiusa. Situato alla confluenza dei torrenti Rosto e Baracca si raggiunge con una facile passeggiata di 10 minuti. Si lascia la macchina sulla strada Tiglieto – Acquabianca all’altezza del ponte delle Ferriere e si segue il sentiero che risale la sponda destra del torrente. Il percorso fa parte del sentiero Badia di Tiglieto- Monte Dente
Il Carpescio
Non è che la prosecuzione del rio Baracca dopo il congiungimento con il rio Rosto. Nella prima parte (dal lago della Chiusa fino alla località Minetti) ci sono alcuni laghetti molto conosciuti in zona e facilmente raggiungibile dalla strada (Tiglieto – Acquabianca). E’ possibile proseguire nel seguire il rio verso valle passando da un lato e l’altro del torrente e utilizzando traccie di sentiero non segnate. Si troveranno altri laghi e scorci meravigliosi con le rive che si specchiano nelle limpide acque del Carpescio. I vari laghetti che troverete sono il lago della Pietra, il lago dei Giardini, il lago delle Ragazze e il lago Bello.
Per coloro che si vogliono fermare ai laghetti nei pressi della strada provinciale (i laghetti di Acquabianca ) ecco le indicazioni. Lasciate la macchina nello stesso punto del Lago della Chiusa. I Laghetti si trovano sul torrente Carpescio nel tratto a valle rispetto al ponte delle Ferriere . Potete raggiungerli attraverso tracce di sentiero che partono dalla strada o raggiungendo “Case Minetti” e costeggiando la sponda destra del fiume (traccia sentiero lungo un prato) partendo da un piccolo ponte sul fiume.
Il Rio Serra
Un’altra segnalazione che facciamo tra le vie d’acque è il rio Serra ed in particolare un tratto caratterizzato dai bei laghetti ed il particolare dai laghetti del Cornello. Il rio lo potete raggiungere da località Ceresole (vicino a Piampaludo), si tratta di tracce non segnate e quindi suggeriamo di farsi dare indicazioni precise da persone del luogo o farvi accompagnare. Il link sottostante fornisce le indicazioni di un iterario più ampio che prevede il passaggio lungo il rio Serra e ai laghetti del Cornello (vedi itinerario di ritorno verso Pianpaludo).
I Laghetti dell’Orbarina
Laghetti non lontano dalla strada, adatti ad un bagno refrigerante durante la bella stagione. Lasciata la macchina nei pressi del ponte sull’Orbarina sulla strada che da Olba San Pietro porta a Piampaludo troverete un primo lago vicino al ponte, se poi proseguite sulla strada troverete, dopo due tornanti, un sentiero sulla destra che vi porterà ad un secondo lago.
Le sorgenti dell’Orba
Si tratta di un percorso sulla parte iniziale dell’Orba, e cioè tra il fiume all’altezza di Vara Inferiore e le sue sorgenti. Si tratta di un percorso che si sviluppa lungo il corso del Torrente Orba fino alla sua sorgente, in ambiente selvaggio e incontaminato; si attraversano folti boschi, si incontrano numerose cascine, alcune abbandonate, si attraversa lo spettacolare “canyon” della Gola di Canai (con qualche passaggio che richiede un minimo d’attenzione).
Di seguito due link che descrivono un itinerario (Vara Inferiore Monte Reixa) che comprende il tragitto in oggetto
L’Orba dalla Badia di Tiglieto fino alla Diga di Molare
Si tratta di un tratto dell’Orba in cui numerosi sono i tratti di grande interesse panoramico e naturalistico. Non c’è un percorso che si può descrivere, ma seguendo la strada carrozzabile che partendo da Badia arriva prima a Olbicella e poi alla diga di Molare (o diga di Ortiglieto) potrete godere di panorami molto belli, da gole ripidi dove l’Orba scrorre veloce, a zone più pianeggianti dove l’Orba si allarga è comincia avere sembianze di un vero fiume.
Sono tanti i punti di interesse noi vi segnaliamo i principali.
Nel tratto Badia di Tiglieto Olbicella si aprono spettacolari viste aeree sul corso del torrente. Dall’alto si vedono le anse del fiume e le rive rocciose scoscese. E’ possibile trovare tracce che arrivano fino al fiume, ma bisogna fare molta attenzione perchè ci si può trovare dinnanzi a pendenze notevoli e sentieri difficili.
Più avanti troverete “Marciazza e Marciazzetta”: uno straordinario angolo dell’AltaValle d’Orba. In questo settore il fiume ha creato uno spettacolare meandro con tanto di piana alluvionale in sinistra orografica, incastonata tra versanti ripidissimi. Qui il fiume traccia una spettacolare curva molto pronunciata: non si può che pensare all’impatto tremendo, subito da queste rocce e causato dall’enorme ondata del 1935. Dal punto di vista “balneare”, in corrispondenza di Marciazzetta, poco a monte del guado, è presente un bellissimo laghetto per refrigeranti nuotate (l’acqua è assai fresca).
“Canyon di Molare”: rappresenta una delle mete più conosciute dai bagnanti. Si tratta di una strettissima forra nella quale il Torrente Orba incide una serie di rocce metamorfiche molto compatte. Il risultato è un tratto di alveo lungo un centinaio di metri non più ampio di cinque o sei metri delimitato da pareti verticali alte una decina di metri. Le acque sono profonde alcuni metri, di colorazione di diverse tonalità di verde. Essendo però la forra molto stretta, minime variazioni della portata del fiume si posso tradurre in rilevanti variazioni del livello dell’acqua. Ciò rende altamente pericoloso il tuffo dalla sommità delle pareti.
Comunque per quanto riguarda la balneabilità, lungo tutta questa parte di tragitto dell’Orba sono presenti spiaggette e specchi d’acqua balneabili, alcuni dei quali molto spettacolari. A partire dal Ponte Romanico della Badia, per proseguire nel canyon di Olbicella, alle spiaggette che precedono il lago di Ortiglieto fino ad arrivare all’orrido di Molare, ci sono innumerevoli specchi d’acqua dalle caratteristiche diverse, dalla spiaggette tranquille con acqua bassa agli strapiombi dove tuffarsi. I sentieri che dalla strada portano al fiume non sono segnati e in alcuni punti sono piuttosto ripidi, non è facile dare indicazioni, è meglio chiedere in zona.